lunedì 19 luglio 2010

Notti calde, insonnia e voglia


Salve lettori,
eccomi qui per il mio post quotidiano.
Vi ho promesso, e ho promesso a me stesso, di seguire questo blog e
aggiornarlo quotidianamente per rendervi meglio partecipi delle mie attivita', qual'ora decidiate di seguirmi, e non voglio deludervi, quindi vi diro' qualcosa di me ogni giorno.
Il caldo tropicale continua, e io continuo a fare i bagni di sole col sederino al vento sulla mia terrazza (ho visto alcuni vicini del palazzo di fronte alla mia terrazza sbirciarmi oggi da dietro le tende, chissa' se lo fanno spesso... vi faro' sapere).
Di giorno e' piacevole, soprattutto con le vacanze in spiggia che si avvicinano, ma di notte la mia camera e un vero forno e questo, unito alla mia voglia perenne, non mi aiuta certo a dormire.
Questa notte non riuscivo a prendere sonno, cosi' per combattere il caldo, mi sono alzato e mi sono messo nella vasca da bagno, ho aperto l'acqua e ben presto o cominciato ad accarezzarmi.
Mi piace molto sentire il mio corpo, soprattutto ultimamente, quando dopo due anni di palestra i risultati sul mio giovane corpo cominciano ad essere ben visibili, risultati che io accentuo depilandomi il pisellino e il culetto.
Ho continuato ad accarezzarmi in acqua per un po', concentrandomi nella fase finale del bagno prevalenemente sul mio uccello, ritto a causa delle mie carezze.
Sono uscito dalla vasca, mi sono asciugato e sono ritornato in camera completamente nudo con l'uccello ancora in tiro.
Adesso sul letto si stava meglio, sentivo meno il caldo, ma la voglia non era calata.
A pancia all'aria vedevo e sentivo il mio pisello duro contro la mia pancia, e non resistendo alla tentazione, l'ho accolto tra le mie mani.
Mentre la mano sinistra si prendeva cura del cazzo, mi sono straiato sul fianco e con la destra ho preso ad accarezzarmi il mio giovane culetto sodo e liscio.
Ho continuato in questo modo non so per quanto tempo, ma mi piaceva troppo.
Quando sono arrivato al culmine del piacere, mi sono messo in ginocchio sul letto con un fazzoletto davanti e ho fatto esplodere il mio nettare caldo che si e' riversato sulla carta.
Rilassato e soddisfatto mi sono sdraiato sul letto e ho guardato l'ora: erano le tre.
Poco dopo mi sono addormentato.

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